venerdì 22 marzo 2013

CAPITOLO 2


Adulti da sinistra: Zia Nony, zio James e zia Bun
Bambini da sinistra: Eglantyne, Gamul, Dorothy e Lill 
Hallam 1889

Questo secondo capitolo si apre con la visita della casa d'infanzia di Eglantyne, "The Lyth". L'autrice, accompagnata dal nipote di Eglantyne Lionel, scopre il magico luogo in cui la fondatrice di Save the Children è cresciuta. è una fantastica casa coloniale della prima metà del XIX secolo, il tempo è stato così clemente da conservarla intatta. 

Eglantyne, nata nel 1876, trascorse la sua infanzia tra i cavalli della tenuta, gli sterminati prati e tra i libri della biblioteca personale. 
Il padre, Arthur, era un avvocato e un fervente conservatore, ma nonostante le sue attività politiche e legali era un uomo molto sensibile, gentile ed intellettuale, fu infatti definito dalla sua primogenita "sensibile come una donna". La madre, Tye, era una conservatrice anglicana, fondatrice della "Home Arts and Industries Association". Fu lei a trasmettere a Eglantyne la forte coscienza sociale verso gli altri, specialmente verso i bambini. 

Da questa armoniosa e socialmente importante coppia nacquero sei bambini, Eglantyne fu la quarta. 
Fin da piccoli i sei giovani Jebb furono indirizzati verso la letteratura e la politica, il padre, infatti, soleva portare con sé i figli ai suoi dibattiti e agli incontri letterari a cui i piccoli partecipavano con timorosa e titubante adorazione nei confronti del genitore.
Eglantyne era la poetessa di famiglia, tutti i suoi familiari vedevano certo il suo futuro di scrittrice. Fin da piccola per sfuggire al caos della grande famiglia si rifugiava nei suoi sogni, e con la sua fervida immaginazione creava mondi e personaggi che poi metteva per iscritto. Alcuni suoi scritti, sulla scia della Austen, trattavano del rapporto tra sorelle, mentre altri, ispirati a Scott, vertevano su argomenti di cavalleria. Le eroine delle sue storie erano coraggiose condottiere e tutte votate al sacrificio personale.
All'età di nove anni, coinvolse l'intera famiglia nella sua passione per la militanza. Creava mappe e bandiere, si inventava contee e titoli e inscenava scene di battaglia azzardando svariate tecniche di guerra.
Una volta cresciuta, abbandonò i giochi di guerra e le favole immaginarie per dedicarsi allo studio del francese, tedesco de del pianoforte, sempre sorvegliata dall'istitutrice. Successivamente fu la zia Bun a completare la sua educazione e ben presto i romanzi cavallereschi furono sostituiti dal "The Times". La zia Bun ebbe un'ulteriore influenza nei confronti di sua nipote. In quanto Liberale incrementò in lei l'interesse verso i diritti umani, l'istruzione aperta alle donne ed il suffragio universale, che portarono alla stesura dei suoi primi romanzi, tra cui "The Rebel".
Ma in quel tempo un'altra ondata di cambiamento si stava avvicinando: Darwin, che, con le sue teorie avanguardistiche sconvolse la cieca fede cattolica di Eglantyne, spingendola verso l'agnosticismo.

L'atmosfera del Lyth fu la perfetta incubatrice per formare la pioniera che fu Eglantyne, ma questa aria di riforme e di avanzamenti intellettuali si fermò bruscamente con la morte improvvisa del padre Arthur, all'età di 55 anni. La moglie e l'intera famiglia furono devastati dal dolore. Da una famiglia intimamente votata verso il sociale, i bisognosi, l'equità di diritti, non ci si sorprende a sapere che tutti i piccoli Jebb furono molto importanti, se non vitali, per contribuire a rendere il mondo un posto dove non ci fossero distinzioni. Ma nessuno quanto Eglantyne segnò la storia.

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