mercoledì 13 febbraio 2013

Perché la biografia di Eglantyne Jebb


Guardando quanto e come Save the Children si è diffusa nel mondo, non possiamo fare a meno di pensare che la persona che l’ha creata dovesse essere animata da un amore assoluto e incondizionato verso i bambini. Probabilmente sapendo che era una donna ce la immaginiamo madre affettuosa di molti figli. Niente di più falso! Certo Eglantyne Jebb doveva possedere una carica umana fuori dal comune, ma molte delle nostre fantasie sono solo frutto di stereotipi sociali e non corrispondono alla realtà storica. Infatti a discapito di tutte le consuetudini sociali dell’epoca Eglantyne non solo non ebbe figli, ma nemmeno si sposò! E come se ciò non bastasse per scandalizzare la nostra immaginazione, non era nemmeno particolarmente “amante” dei bambini. Li definiva “piccoli miserabili” e aggiungeva che la sola idea di una stretta vicinanza fisica con loro le sembrava impossibile. Eppure con il suo “impegno a distanza” è riuscita a salvarne milioni. Una domanda sorge spontanea: ma chi era dunque questa donna? cosa l’ha spinta a fare tutto ciò che ha fatto?

È per rispondere a questi interrogativi che abbiamo deciso di intraprendere la lettura di un libro molto particolare The Woman Who Saved the Children. A Biography of Eglantyne Jebb Founder of Save the Children scritto da Clare Mulley e non ancora tradotta in italiano. Quello che vi proponiamo in questa sezione del blog è un riassunto, fedele e accurato, capitolo per capitolo, di questa straordinaria storia. Ogni settimana posteremo su questa pagina una parte della sua vita, come in un romanzo d’appendice, solo che questa non sarà una storia inventata, ma concreta e reale quanto possono essere i risultati che nascono dalla volontà umana! Siete pronti? E allora partiamo alla scoperta di Eglantyne Jebb e della sua creatura: Save the Children.

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